giovedì 26 febbraio 2009

Passato e futuro

Mentre negli Stati Uniti Obama guarda al futuro noi qui in Italia ripieghiamo in modo miope sul passato.
Pensiamo di risolvere il problema energetico facendo meravigliosi impianti nucleari: un grosso impianto costruito da una grossa impresa per una grossa produzione di megawatt. Coi problemi che tutti sappiamo. E anche ammesso che si possa parlare ormai di centrali sicure, con le scorie e lo smantellamento delle centrali a fine ciclo di vita come la mettiamo? E i costi di questi mega impianti, con modeste ricadute occupazionali?
Forse è troppo intelligente puntare su fonti rinnovabili, con piccoli impianti (come per il fotovoltaico) magari uno per abitazione? I costi sarebbero ripartiti, i posti di lavoro tra produzione ed installazione molto maggiori e quasi nullo l'impatto ambientale.
Ma certo alle grandi lobby economiche questo tipo di economia non conviene, non conviene far lavorare migliaia di impiantisti in tutta Italia, non conviene non avere scorie da smaltire, meglio poche grandi imprese che si spartiscono la torta.
E chi se ne frega della salute e del lavoro della gente.
E per una volta il nostro punto di riferimento, gli Stati Uniti, non sono più un modello. Troppo avanti, troppo intelligenti. Sarà l'abbronzatura!

lunedì 23 febbraio 2009

Un sussulto di dignità

La campagna per le prossime amministrative è già partita in pompa magna. Proclami e programmi, come è giusto che sia. L’augurio è che i toni siano corretti e ci si confronti sulle idee per il bene dei nostri paesi.
Un tema su cui mi piacerebbe che ci fosse chiarezza è il TAV. Ritengo che per i paesi della nostra valle sia essenziale avere una posizione chiara e coerente. È finito il tempo del “No, ma...”, “E’ un’opera inutile e costosa, ma dobbiamo proporre qualcosa…”. La valle muore, le nostre fabbriche chiudono e non sarà certo la realizzazione di quest’opera a portare sviluppo qui da noi. E penso neanche all’Italia, dal momento che anche la Corte dei Conti si è espressa sui debiti che ci lasceranno le grandi opere! Cambiando i nomi e infiocchettando i progetti, la devastazione della valle non cambia.
Fatte queste premesse ritengo che si possa legittimamente essere Sì TAV, e pensare che l’opera sia necessaria e positiva.
L’unica cosa che chiedo e pretendo è la coerenza! Chiedo alle liste che si presenteranno alla prossime amministrative un sussulto di dignità!! E che si presentino agli elettori con una posizione limpida e alla luce del sole sul TAV. Bisogna essere chiari per rispetto dell’intelligenza delle persone che voteranno: la nostra lista, se chiamata ad amministrare, sul TAV avrà questa posizione! Quando sarà il momento il nostro Comune dirà Sì, o dirà No. Basta posizioni ambigue e ondivaghe, la gente della valle ha diritto a coerenza da parte dei suoi politici. Chiedo per questa campagna elettorale un sussulto di dignità!!!

domenica 8 febbraio 2009

La fattoria degli animali.

La vicenda che ruota attorno al TAV in Valle assomiglia sempre più ad un romanzo di George Orwell. Sulla linea ad alta velocità si è tentato di tutto per far cambiare idea alla gente (o ingannarla). I proponenti l’opera hanno perfino pensato che cambiando il nome cambiasse la sostanza (TAV-TAC-Linea Moderna, ecc.). Si tira in ballo il lavoro (come se l’opera portasse sviluppo in valle) o la crisi (e quindi ci si butta in un’avventura di sperpero di denaro pubblico). Ma a questo in tutti questi anni eravamo preparati.
Quello che più sconcerta è il cambiamento di idea (camuffato da possibilismo/trattativa) che molti (amministratori e no) lasciano trasparire.
E sembra proprio di leggere il romanzo orwelliano “La fattoria degli animali”, dove pian piano, terminata la rivoluzione da parte degli animali della fattoria contro l’uomo, tutto si ristabilisce. I maiali iniziano a porsi come nuovi “uomini” sfruttatori e mistificano il passato e la realtà. Così anche da noi sembra cambiato tutto, le ragioni del NO TAV, prima condivise e ragionate, ora sembrano scomparse e utilizzate da pochi irriducibili.
Il problema è uno solo (di coerenza): non è cambiata la realtà dell’opera e dei numerosi danni che provocherebbe alla Valle e all’Italia, ma sono cambiati idee ed atteggiamenti di molti in Valle. Il problema non sono i NO TAV che si mettono di traverso, ma chi una volta stava (o faceva finta di stare) sulle stesse posizioni e oggi dice, come chi allora sponsorizzava il TAV: “Ma non si può dire sempre no”. Ebbene se una cosa è sbagliata rivendico il diritto e il dovere di dire NO. L'impatto dell'opera non è cambiato, forse è cambiata la coerenza delle persone.
E viene in mente una citazione dall’altro profetico libro di Orwell, “1984”:
"Se i fatti invece dicono il contrario, allora bisogna alterare i fatti. Così la storia si riscrive di continuo. Questa quotidiana falsificazione del passato, intrapresa e condotta dal Ministero della Verità, è necessaria alla stabilità del regime. [...] La mutabilità del passato è il dogma centrale."

lunedì 2 febbraio 2009

Attenzione all'ambiente

Sicuramente è un tema molto importante, ma che può sembrare fuori dalla portata di un piccolo comune. Eppure penso che anche una realtà piccola come quella di Bussoleno possa, e deva, fare la sua parte in questo ambito. Non cambieremo gli equilibri climatici mondiali, ma possiamo gettare qualche goccia pulita nell'oceano!!
Nel cammino del nostro gruppo verso le elezioni amministrative ci stiamo interrogando come incidere, a livello comunale, sul risparmi energetico e sulle fonti rinnovabili.
Proviamo in questo spazio a confrontarci e far emergere proposte e suggerimenti sul tema!
Il video mostra il documento "Una scomoda verità" di Al Gore, per farci un'idea dei rischi per il nostro pianeta.